Al via i corsi in professioni sanitarie
Il 17 Ottobre Scampia si é preparata a una rinascita, che include i giovani e un ambito molto ambito quanto delicato: stiamo parlando dell’Universitá di professioni sanitarie della Federico II, che prevede di contare 3 mila studenti nel nuovo anno accademico 2022/2023.
Il progetto, a opera dell’architetto Vittorio Gregotti e voluto dall’attuale sindaco di Napoli Gaetano Manfredi 16 anni fa, ha sede nella famosa ala ad H rasa al suolo nel 2003.
La struttura, a forma di corona circolare, é suddivisa in 5 piani, munita di aula magna dotata di 600 posti, aule a forma cilindrica, punti ristoro e anche di un nucleo di medicina del territorio, con laboratori di diagnostica e ambulatori aperti al quartiere.
Tutto questo é stato possibile grazie ai finanziamenti del Comune di 7 milioni di euro e della Regione Campania di 50 milioni di euro (storiedinapoli ndr).
Scampia,tra innovazione e abbandono
La città di Scampia é visceralmente legata alle sue vele,simbolo di rivoluzione e degrado.
Il progetto nacque a seguito del boom di nascite e degli sfollati di guerra del 1945 con cui sorse l’esigenza di costruire un centro popoloso nella periferia di Napoli in quella fetta di territorio che un tempo inglobava Melito,Mugnano,Marano e che costituiva un’area fertile e prosperosa del settore agro-alimentare.
L’architetto Franz Di Salvo decise quindi di realizzare sette vele,costruite tra il 1962 e il 1975 e ispirate all’architetto Coubosier.
Poi, la lenta discesa verso il degrado
A partire dal 1980,dopo il terremoto dell’Irpinia,le vele divennero teatro di abusivismo per tutte quelle famiglie rimaste senza abitazione.
Si scoprì in seguito che i prefabbricati usati per la costruzione erano costituiti dall’amianto, dotato di una forte pericolosità riconosciuta solo negli anni 90′. Il malfunzionamento degli ascensori, i corridoi stretti e la distanza dal centro cittadino scaturirono l’attuale isolamento e degrado.
Scampia divenne dunque la sede ideale dello spaccio di droga e criminalità, favorito anche da un commissariato di Polizia sorto solo dopo 15 anni dalla nascita degli alloggi (storiedinapoli ndr).
I primi tentativi di rilancio sociale
Nel 2006 uno scrittore napoletano cambió le sorti di Scampia per sempre:stiamo parlando di Roberto Saviano e del suo primo romanzo “Gomorra–Viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorra“, da cui é stata tratta l’omonima serie.
Fortemente criticata e al contempo amata, la serie “Gomorra”ha peró il merito di aver rigenerato il settore audiovisivo di Scampia con un 65% di attori locali (Corriere della Sera ndr).
Da allora le iniziative non si sono fermate:lo dimostra il concerto rap di Ernia, Fabri Fibra, Marracash e Madame nella prima edizione di Red bull 64 bars del 4 Ottobre di quest’anno, che rientra nel progetto Napoli-Città della Musica con l’obiettivo di animare le periferie (La Stampa ndr).
Da vela a università:il simbolo di un riscatto
Siamo giunti ad oggi all’inagurazione dell’Università in Professioni sanitarie, sorta dalle macerie della Vela H, che trascina con sé tutte le disillusioni di un intero paese e che come una fenicie é pronta a risorgere.
D’altronde Scampia, figlia di Napoli, incarna come lei tutte le sue contraddizioni: dove prima c’erano macerie oggi c’é voglia di ricostruire, dove prima c’era ignoranza oggi c’é un esercito di giovani studenti pronti ad apprendere competenze e dove un tempo c’era degrado oggi c’é voglia di innovazione, come quelle vele costruite per modernizzare un paese non ancora pronto e che oggi ha preso coscienza della sua storia senza più vergognarsene.
Carmen Allocca
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