Settembre: mese di ritorni, di progetti e di vendemmie… Un antico proverbio siciliano a tal proposito recita: “U vinu è bonu pi ccu su sapi biviri” ( Il vino è buono per chi lo sa bere). Questo per suggerirci che uno dei modi più suggestivi per conoscere la Sicilia più antica e rurale sta proprio nel tuffarsi in un itinerario che racchiude in sé arte, cultura e natura.
Un percorso che si può praticare magari proprio in questo periodo dell’anno dove i vigneti iniziano a spogliarsi in modo da regalare quel nettare tanto caro sia nostri nonni sia ai più giovani, che proprio in questi ultimi anni stanno riscoprendo le tradizioni e i sapori di una volta, rinnovandoli per renderli più vicini al loro nuovo modo di essere ( non a caso recentemente troviamo a capo di molte aziende agricole del Sud e non solo, giovani e talentuosi ragazzi che stanno dando vita così ad un nuovo e interessante fenomeno sociale).
Armatevi quindi di scarpe comode, cappello di paglia e calice di vetro e preparatevi a percorrere insieme a noi Le strade del vino di Sicilia in questo virtuale, ma speriamo altrettanto accattivante, wine tour ( per uno vero basta prenotare con anticipo in una qualsiasi azienda vinicola nella zona che andrete a visitare! ).
Sicilia, le tappe del vino
La prima tappa di questo viaggio non può che essere La strada dell’Etna. Alle pendici del vulcano più alto d’Europa si producono dei vini rossi, rosati e bianchi dal carattere forte e deciso, conseguenza del terreno vulcanico in cui le loro piante madri hanno affondato le radici.
I palmenti ( le tipiche costruzioni in pietra lavica utilizzate nelle fasi della lavorazioni dell’uva) dominano qui il paesaggio rendendolo caratteristico, insieme ai tipici terrazzamenti realizzati con gli immancabili muri a secco.
Dall’Etna ci spostiamo sulla Strada del Moscato di Noto e di Siracusa. Qui il colore oro del nettare si sposa perfettamente con quello bianco tipico delle costruzioni barocche della zona. In questo modo, si crea un connubio perfetto di gusto ed arte. Pura poesia per i sensi!
Il nostro percorso passa ora attraverso il sud, per le strade del nero d’Avola e del Cerasuolo di Vittoria, tra i più famosi e diffusi vini nelle tavole di questi ultimi anni.
Ma forse la più nota delle strade del vino siciliane rimane quella de i luoghi di produzione del Marsala e del Moscato di Pantelleria ( un accenno qui è d’obbligo anche allo Zibibbo e al Passito! ) , dove i vini dolci prodotti cambiano completamente il gusto con l’invecchiamento.
Ed è proprio qui a Marsala che la storia di questo famoso vino per l’appunto si intreccia con quella della famiglia Florio ( in voga in questi ultimi anni grazie all’uscita della saga letteraria I leoni di Sicilia (romanzo acquistabile a questo link: https://www.amazon.it/dp/8842931535?tag=sito-nord-21&linkCode=osi&th=1&psc=1) e ad una prossima fiction Rai che vanta tra i protagonisti anche l’attrice nostrana Miriam Leone ).
Fu infatti in questo luogo che uno dei capostipiti di suddetta famiglia ( tale Vincenzo Florio ) nel 1833 acquistò un baglio, fondando una delle più antiche cantine dell’isola. Nel corso degli anni riuscì a scalzare gli stessi rivali inglesi, diventando uno dei simboli della Sicilia dei vini nel mondo.
La costa occidentale della Sicilia è invece caratterizzata dalla strada dell’Alcamo doc, un vino più da spiaggia, dalla bassa gradazione alcolica che dovete assolutamente degustare passeggiando nelle zone di Castellamare del Golfo, San Vito lo Capo e Segesta.
Ultima tappa del viaggio in Sicilia alla scoperta del vino la facciamo per nostra scelta attraversando insieme a voi la strada della Malvasia delle Lipari. Di porto a porto facciamo quindi conoscenza delle indimenticabili “sette sorelle” di origine vulcanica ( Lipari, Stromboli, Vulcano, Panarea, Salina, Alicudi e Filicudi ). Qui, oltre ad innamorarci dei suggestivi fondali marini, delle spiagge e della cucina veniamo pervasi dalla Malvasia ( vino “da compagnia” ). Quest’ultimo fu portato sulle nostre coste in tempi antichissimi dai nostri cugini greci e tutt’ora viene prodotto seguendo l’antichissima ricetta.
Qui si conclude cari lettori il nostro tour telematico alla scoperta dei vini di Sicilia.
Vini particolari e “giniusi” come la nostra isola stessa.
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