Siamo sinceri, tutti noi abbiamo avuto modo nel corso della nostra vita di ascoltare almeno una volta un qualsiasi brano dell’allora re del rock and roll Elvis Presley.

E chi sa quante nostre mamme o nonne si sono ritrovate ad immaginare di essere le compagne di vita del bellimbusto americano tra party in piscina, yacht e cocktail fruttati …

Sofia Coppola nel suo ultimo lavoro ha esaudito le vostre richieste!

UNA STORIA D’AMORE CHE DI FAVOLA HA BEN POCO!

Tutto ha inizio nel 1959 quando la quattordicenne – quattordici anni signori e signore – Priscilla Beaulieu fa conoscenza, in una base militare statunitense in Germania, con Elvis che in quel momento si trova lì per svolgere il servizio di leva e si è preso una pausa dal mondo musicale.

La seguiamo successivamente durante tutti i tumultuosi anni del fidanzamento, che porteranno al matrimonio ed alla nascita dell’unica figlia Lisa Marievenuta a mancare lo scorso gennaio e famosa ai più per la sua relazione durata anni con un altro “re della musica”, Michael Jackson -.

Una relazione ai limiti della violenza fisica e psicologica in alcune fasi che vuole essere un monito anche per le tutte le donne al di là dello schermo – donne se vi vogliono vi devono accettare così per come siete! – .

INQUADRATURE DA OSCAR

Tratto dalle memorie del 1985 “Elvis and me” della stessa Priscilla – che ha collaborato in prima persona alla realizzazione del film – il film della Coppola – interpretato da Jacob Elordi nel ruolo di Elvis e da Cailee Spaeny in quello della protagonista – ci regala delle inquadrature al dir poco perfette – come fu anche per l’indimenticabile Marie Antoinette del 2006 -.

Degne di plauso a tal proposito le scene iniziali dove l’attenzione è tutta incentrata sul set decoration del trucco e parrucco!

Molto credibili anche le due interpretazioni degli attori protagonisti, con un Elvis già “schiavo” del suo personaggio e una Priscilla che da innocente bambina – perché signori di una bambina parliamo! – innamorata del suo idolo pian piano si scopre “donna” .

Una donna che non può aspettare tutta la vita l’uomo che ama relegata tra quattro pareti.

UN FINALE CHE LASCIA L’AMARO IN BOCCA

Se a questo punto vi stavate chiedendo se ci sentiamo di consigliarvi il film, la nostra risposta è: assolutamente si!

Unica pecca che vi abbiamo riscontrato – tralasciando la lentezza narrativa che in alcuni punti traspare – è il finale, a nostro parere un po’ troppo frettoloso e che lascia con l’amaro in bocca.

Un amaro non tanto dovuto ad una storia d’amore finita, ma al “messaggio di emancipazione femminile” che noi avremmo voluto vedere ancor più marcato.

Federica Leonardi

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