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Veder realizzare il sogno di una compagna di scuola personalmente mi rende orgoglioso.
È quanto ha saputo fare Elisabetta Arcaroli trasformando la sua passione, la moda, nel suo lavoro.
Con l’augurio che il meglio debba ancora venire, ecco cosa mi ha raccontato.

1. Come nasce la tua passione per la moda e quando hai deciso che ne avresti fatto il tuo lavoro?

Ho sempre avuto un forte interesse per la moda, interesse che poi si è trasformato in passione. Quando ero bambina mi divertivo a disegnare abiti su fogli e quaderni, immaginando tutto quello che mi sarebbe piaciuto indossare. Ho sempre amato la creatività, guardarmi intorno, cercare continuamente nuove ispirazioni e stimoli dal mondo esterno. Ho sempre pensato che la moda potesse essere un modo per esprimere la propria personalità e per sentirsi speciali, per fare la differenza nel proprio piccolo. Crescendo, diversi impegni mi hanno un po’ allontanata da questo “hobby”, che tuttavia non ho mai abbandonato. Poco prima della maturità ho iniziato a riflettere sul mio futuro e su quale potesse essere il mio posto nel mondo. Nonostante diverse opzioni e considerazioni, non riuscivo a non pensare che avrei dovuto provare a buttarmi nel mondo della moda. Così con il supporto e la fiducia della mia famiglia ho iniziato a credere e ad investire in me stessa inseguendo il mio sogno. Credo sia stato quello il momento in cui ho deciso che ne avrei fatto il mio lavoro, per quanto potesse essere una realtà difficile e piena di pregiudizi.

2. Parlaci del rapporto con il tuo territorio e in particolare col tuo paese.

Il rapporto con il mio territorio è speciale. A tal proposito, c’è una frase di Léopold Sédar Senghor  che ho sempre trovato significativa: “ La vera cultura è mettere radici nel più profondo della terra natia e nella sua eredità spirituale, per poi sradicarsi.
La casa è come un punto di memoria.”.
Ecco per me è fondamentale instaurare un legame con il proprio territorio, cercando di cogliere tutto ciò che ha da offrirti: i luoghi, da quelli più noti a quelli più nascosti, i profumi, i sorrisi, la gente, il cibo. Sono tanti, ma unici, gli elementi che possono farti sentire davvero a casa e quando sono a Vico riesco a riviverli a pieno, ogni volta riscopro le mie radici. Il progetto che ho creato per la mia di tesi di laurea nel 2019 porta proprio il nome “RADICI.” Un lavoro in cui ho cercato di unire il mondo della moda con quello del viaggio andando in particolare alla scoperta di Vico e di tutti i suoi aspetti più interessanti.

da “RADICI”

3. Da pochi giorni è disponibile la tua collezione di abiti. Raccontaci degli spunti che l’hanno fatta nascere e le sensazioni che hai provato nel vedere realizzato un lavoro così importante.

La collezione che ho creato da poco è frutto di una collaborazione con SHEIN, dove è attualmente in vendita. Mi è stata offerta la possibilità di esprimere la mia creatività in modo concreto e ho iniziato a pensare a quali capi realizzare e al loro risultato una volta finiti. Volevo qualcosa di semplice, ma innovativo allo stesso tempo.
Ho cominciato a disegnare, per poi scegliere i colori e i tessuti. Uno dei miei sogni è sempre stato quello di creare una collezione tutta mia e sono felice che si sia realizzato. Vedere i miei capi prendere vita e leggere il mio nome sul sito è stato emozionante, così come ricevere l’affetto da parte di tutte le persone che mi conoscono e mi sostengono in primis come persona.

dalla collezione SHEIN firmata Elisabetta Arcaroli

4. Progetti futuri?

Tra i miei progetti futuri c’è quello di continuare ad imparare il più possibile, rimanendo sempre con i piedi per terra. L’importante è avere sempre tanta voglia di mettersi in gioco, nonostante le difficoltà e i sacrifici. Il mio corso di studi e diverse esperienze lavorative mi hanno portato a diventare una fashion designer, fashion editor, trend forecaster e content creator, ma non solo. Da poco più di un anno sto curando i profili social e la comunicazione di un piccolo brand di moda con degli ottimi risultati, oltre ad occuparmi di altri piccoli clienti. Tutto cambia, quindi non so cosa farò o dove sarò tra qualche anno, ma so che questa è la strada giusta.

5. Cosa senti di poter consigliare a tutte le “voci” del Sud che inseguono un sogno?

A tutti i sognatori/sognatrici come me consiglio di non arrendersi, di credere fortemente che quel sogno che inseguono può diventare realtà se davvero lo desiderano. Consiglio di andare avanti con fermezza, ottimismo ed energia, di non accontentarsi mai. La nostra felicità è ciò che conta!

Elisabetta Arcaroli

Felice Marcantonio

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