Il lunedì è, nell’immaginario collettivo, un giorno triste in quanto segna la ripartenza lavorativa post riposo domenicale. Al giorno d’oggi, con le notizie che arrivano da ogni dove, potremmo estendere questo sentimento proprio del primo giorno della settimana e farne il paradigma del sentimento comune. Visto però che è sempre un’ottima medicina cercare il positivo, da oggi e per ogni lunedì proveremo a regalarvi un momento “diverso” che possa magari rasserenarvi un po’. Nello specifico, andremo a caccia di buone novelle (vi assicuriamo che ce ne sono ancora). Sicuramente può essere giudicata tale l’ultima cerimonia, in ordine temporale, tenutasi al Quirinale. Qui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito trenta onorificenze al Merito a persone che fanno della solidarietà la propria ragione di vita. In pratica sono gli “eroi di tutti i giorni”, quelli che spesso vivono nella famosa porta accanto, coloro che testimoniano che l’Italia è sorretta da gente per bene.
Chi sono gli “eroi di tutti i giorni”: dal carcere…
Tra i “magnifici” trenta abbiamo Immacolata Carpiniello e Luciana delle Donne. Entrambe lavorano in carcere; la prima gestisce la cooperativa “Lazzarelle” di Pozzuoli, la seconda ha fondato la onlus “Made in carcere”. L’obiettivo comune è offrire un domani alle detenute/detenuti, tramite un lavoro onesto e regolarmente retribuito.
…passando per i mezzi pubblici
Capita poi di trovare eroi a guida dei mezzi pubblici. Ѐ il caso di Caterina Bellandi, detta Zia Caterina, e di Simona Fedele. La Bellandi è una tassista di Firenze che offre gratuitamente corse dirette all’ospedale Meyer di Firenze ai bambini che si recano lì per curarsi. La Fedele, invece, potrete incrociarla in un bus di Roma. Da autista dell’Atac si è distinta per un episodio in particolare, avendo strappato una giovane vittima di bullismo dalle grinfie del branco.
Tra Forze dell’Ordine e banchi di scuola
Ad arricchire il puzzle variopinto abbiamo un rappresentante delle Forze dell’Ordine (spesso bistrattate e sminuite). Il riferimento è a Biagio Tagliente, Vice Sovrintendente della Polizia di Stato, il quale ha soccorso una bambina colpita da crisi respiratoria salvandole difatti la vita.
Andando nel mondo della scuola (altra categoria messa all’angolo quando c’è da riconoscere giusti meriti), dall’insegnante Alberto Maria Antonio Bonfanti che aiuta gli studenti nel recupero dei debiti formativi, alla studentessa universitaria Fatima Zahra El Maliani che a Torino insegna l’italiano ai migranti e passando per Carlotta Mancini, la quale sensibilizza gli alunni alla sicurezza stradale, di esempi degni di essere premiati ce ne sono.
“Eroi di tutti i giorni”, oltre ogni confine
L’Italia che aiuta anche lo straniero (per sfatare altri pregiudizi e mettere a tacere maldicenze) è espressa nell’attività di Fabio Cervellieri e Stefano Falchi, premiati dal capo dello Stato per aver permesso ad una bambina del Kosovo affetta da diabete di potersi curare presso l’ospedale Umberto I di Roma.
A sostegno della medicina
A proposito di medicina, come dimenticare chi ogni giorno sostiene la ricerca scientifica per combattere le malattie più infime. Ѐ il caso di Miriam Colombo, affetta da fibrosi cistica ed in prima linea per sconfiggerla, di Matteo Marzotto, che finanzia progetti di studio ed iniziative sportive affinché nulla risulti ignoto e tutto si faccia per debellare la stessa malattia.
E poi ci sono Efrem Fumagalli e Samantha Villa che con l’associazione “Cascina San Lorenzo” aiutano ragazzi colpiti da patologie dello spettro autistico a poter guardare con ottimismo ad un futuro che altrimenti non esisterebbe. La stessa mano tesa è quella di Mirna Bruna Mastronardi che a Pisticci garantisce le cure ai pazienti oncologici.
Come non citare Felicia Giagnotti, la quale da Lecce guida una rete nazionale a sostegno di persone che soffrono di patologie della salute mentale. Sono gesti di speranza che esprime in pieno anche Rudi Zanatta, regalando sogni a bambini e ragazzi colpiti da malattie oncologiche gravi.
Guardando al futuro
Futuro offerto da Maria Mastroiacovo alle persone disabili, esattamente come fa anche Giovanni Maria Vergani. Includere allo stesso modo di don Giacomo Panizza e di Andrea Occhinegro.
Situazioni da affrontare col sorriso, come ci insegna Francesca Moscardo, curatrice del blog “Nanabianca“, la quale insegna a chi come lei è bassa di statura a causa della displasia diastrofica a vivere con ironia. Superare i propri limiti è la lezione di Roberta Macrì, paraplegica e campionessa italiana di sollevamento pesi, a testimonianza che l’una non esclude l’altra cosa.
E poi c’è la storia di Valeria Fortunato, la quale ha subito due trapianti di midollo in tenera età per sconfiggere la leucemia e che ora diffonde la cultura del “Dono” sulle orme dell’indimenticabile Fabrizio Frizzi, il primo donatore di Valeria nel 2000.
Tra i volti degli eroi comuni notiamo anche chi si dedica agli altri non per mestiere ma per vocazione. Davide Devenuto, di professione attore, è in prima linea nel campo della solidarietà a partire dai tempi bui della pandemia, quando attivò la “spesa sospesa”, trasformata poi in un sito internet che raccoglie le più disparate richieste di aiuto. Grida raccolte ogni giorno anche da Antonella Graziano e che magari diverranno sorrisi, gli stessi che Marco Rodari cerca di stampare sui visi consumati dalle lacrime di tutti quei bambini che vivono in zone di guerra.
Contro i pregiudizi
Infine, ma solo per esigenze narrative, troviamo due benefattori o filantropi che dir si voglia. Ugo Bressanello ed Antonio Petralia sono la testimonianza vivente che il mondo degli affari non è sempre chiuso nel proprio castello di vanità. Il primo ha lasciato il lavoro in Tiscali per fondare “Domus de luna”, una fondazione che aiuta bambini, ragazzi e donne in difficoltà. Il secondo è tutt’oggi un imprenditore ed ha assunto nella propria azienda una donna strappata alla morte proprio da un’apparecchiatura fabbricata tra le mura gestite dallo stesso Petralia.
“Eroi di tutti i giorni”, che bella lezione!
Forse qualcuno avrà smesso di leggere questo articolo molto prima di arrivare a questo punto, dal momento che le buone notizie annoiano. Ma ce ne faremo una ragione. D’obbligo era informare brevemente delle storie di cittadini “normali” che hanno fatto di questa loro naturale condizione un qualcosa di straordinario.
Agli “eroi di tutti i giorni” va la nostra riconoscenza, a loro guardiamo per operare nella società. Da loro possiamo far partire una nuova settimana.
Felice lunedì!
Felice Marcantonio
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Bellissima rubrica, Felice.Complimenti!!!