Il governo Meloni ha infine deciso di non abolire, per il momento, il reddito di cittadinanza che resterà in vigore nei prossimi 7 mesi per poi lasciare il posto alla nuova misura varata dal ministro del lavoro Marina Elvira Calderone, ossia il “Mia” (“Misura di inclusione sociale”).
Quello che era stato dunque argomento spartiacque delle elezioni del 25 Settembre 2022 che ha diviso la destra e sinistra italiana, quest’ultima con il Movimento Cinque Stelle in testa, sembra giungere a un compromesso. Nuove misure e provvedimenti saranno però attuati a partire dal 1 Settembre 2023. Tali restrizioni spianeranno la strada verso la revoca definitiva del reddito di cittadinanza entro il 2024. Ecco le principali novità.
I nuovi percettori del Mia
I nuovi percettori del Mia saranno suddivisi in due categorie:
–Famiglie senza occupabili con persone over 60,con disabilità o minorenni. Riceveranno 500 euro al mese per 18 mesi e poi per 12 mesi dalla seconda richiesta.
–Famiglie con persone occupabili tra i 18 e i 60 anni, con un assegno da 375 euro per 12 mesi e poi per 6 mesi dalla seconda richiesta (Open ndr).
A differenza della legge di bilancio 2022 è prevista l’applicazione della “scala di equivalenza”, ossia un aumento di sussidio per famiglie con componenti numerosi.
Prerequisiti
Il tetto Isee diverrà più stringente: si passerà infatti dall’attuale Isee di 9360 euro a 7200 euro.
Inoltre, per chi riceverà il sussidio, saranno obbligatori un corso di formazione o riqualificazione professionale della durata di almeno 6 mesi.
Il Mia potrà essere revocato già al rifiuto della prima proposta di lavoro congrua che verrà offerta iscrivendosi a una piattaforma nazionale. Il percettore potrà lavorare nel proprio comune di residenza nei centri pubblici per l’impiego e nelle agenzie private del lavoro, con contratti part-time e determinati.
Le reazioni del PD
La nuova manovra non é stata esente da polemiche. Secondo il Pd, la legge di bilancio 2023, fra le varie modifiche, ha omesso l’articolo 7, che condanna l’appropriazione illecita del reddito con un carcere dai 2 ai 6 anni, e con 3 anni per chi omette di aggiornare i possedimenti patrimoniali. “Questa manovra favorirebbe mafiosi e spacciatori“-sentenzia il Pd (Open ndr).
Il merito del “Mia”
Sebbene desti tuttora sospetto l’inversione di rotta di Giorgia Meloni che aveva fatto dell’abolizione del reddito di cittadinanza il suo cavallo di battaglia durante la scorsa campagna elettorale, non si puó negarle il merito di aver messo in luce una categoria, quella degli inabili, a cui é impedito molto spesso materialmente l’accesso a una professione e non attenzionata dal Governo Conte. Il “Mia” infatti vuole mirare all’inclusività e chissà se questa nuova manovra diventerà ulteriore occasione per abbattere tutti i limiti fisici e strutturali tuttora esistenti nel mondo del lavoro.
Carmen Allocca
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