La Basilicata è sempre alla ricerca di idee nuove e tecnologicamente avanzate per fare in modo che si scoprano le sue bellezze naturalistiche e antropologiche, che sono tante e assai variegate. I Sassi di Matera sono adesso conosciuti in tutto il mondo, le Dolomiti Lucane attirano tanti amanti del brivido che si lasciano imbragare tra Pietrapertosa e Castelmezzano e «mettono le ali» sulla ragnatela in acciaio del Volo dell’Angelo che passa sopra picchi vertiginosi e guglie solitamente frequentate soltanto dai rapaci. Proprio su questa scia, ecco che si propone un’altra avventura in rampa di lancio.
A Castelsaraceno, famoso borgo a forma di cuore, è possibile dallo scorso Luglio 2021 compiere la camminata sospesa più straordinaria al mondo. Le vette della Basilicata non sono alte come quelle del Tibet però la replica dei ponti che solitamente sono utilizzati tra le rocce del Paese himalayano è venuta davvero bene, anzi addirittura più lunga dell’originale. Proprio a Castalsaraceno dall’estate 2021 è possibile camminare lungo i 586 metri di lunghezza di questo passaggio tra le nuvole che si trova a 80 metri dal suolo, pesa 24 tonnellate di acciaio, è composto da 1.160 traversine calpestabili e ha richiesto 24mila ore di lavoro agli uomini-funamboli che lo hanno realizzato e messo in piena sicurezza.
Il ponte tibetano-lucano non rappresenta l’unica attrazione e contestualmente la sola fonte di lavoro per gli abitanti: si possono seguire tanti percorsi di trekking tra il Parco Nazionale del Pollino e l’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, tuffarsi nel mare di Maratea che è la perla del Golfo di Policastro, pedalare lungo i tanti itinerari per la mountain bike fino a raggiungere i quasi duemila metri di quota sulle vette dei monti Alpi e Raparo.
Senza tralasciare l’ospitalità degli abitanti, la loro cucina sana e buona, la gentilezza data dalla gioia spontanea di accogliere chiunque si mostri interessato a conoscere un modo di vivere ancora genuino e legato alla lentezza e profondità dello scorrere del tempo e dei rapporti con le persone.
Al contempo il ponte tibetano si presenta come una novità che richiede un pizzico di coraggio in cambio di una dose elevata di adrenalina.
Raggiungerlo e attraversarlo potrebbe essere l’impresa dell’estate, da raccontare a chi tuttora non si è spinto sino alla Basilicata ma troverà, anche grazie a questa attrazione, una ragione in più per farlo.
Alessandro Fusaro
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