NAPOLI – La società Navigare s.r.l sceglie Palazzo Fondi, in via Medina, per inaugurare la mostra evento “Frida Kahlo – Il caos dentro”. L’esposizione, rappresenta uno sguardo intimo e profondo sulla vita dell’artista messicana e per la prima volta in Europa viene mostrato al pubblico e agli appassionati una selezione unica di lettere autentiche, fotografie inedite, colori e quadri per entrare oltremodo nella sua anima e nel suo mondo fatto di rivoluzione e libertà.
Nei 700 mq di colore saranno, perfettamente ricostruiti, anche alcuni spazi in cui visse la pittrice, come la sua Casa Azul. I visitatori troveranno anche varie scenografiche, abiti e sezioni a tema con alcune opere originali, mai esposte prima provenienti da collezioni private.
Il percorso, o “Experience”, fonde armoniosamente il virtuale con il reale, proponendo un’esperienza forte e commovente che trascina il visitatore nella solitudine di Frida ma simultaneamente nella sua voglia di vivere, nonostante il destino avverso.
Il vernissage è a cura di Antonio Toribio Arévalo Villalba, Aleandra Matiz, figlia del fotografo che ritrasse Frida e ne fu l’amante, e di Milagros Ancheita e Maria Rosso, e accoglierà i visitatori fino al 9 gennaio 2022.
“Libertà” e “Frida”, lemmi antitetici ma che nel valore si somigliano, si specchiano, si uniscono, si abbracciano fino a diventare un unico credo. Nata il 6 luglio 1907 in Messico, è stata un simbolo della dignità messicana portando con orgoglio i colori della sua terra e i suoi profumi. Frida è figlia della rivoluzione, è il simbolo del femminismo moderno, è icona di lotta, vitalità e resistenza. Frida anticonformista si divertiva ad infrangere le regole, sia nell’arte che nella vita. Dalle sopracciglia incolte, i vestiti da uomo nei ritratti di famiglia, fino ai fiori che le incorniciavano e decoravano i capelli, e ai lunghi vestiti colorati.
Quando era solo una giovane diciottenne su un bus, mentre tornava da scuola, rimase travolta in un scontro frontale con un tram. Dovette affrontare numerose operazioni, ma le fratture e i danni saranno la causa di dolori e problemi fisici che non le daranno mai pace. Fu in questo periodo che chiese al padre colori e pennelli, e una volta sistemato uno specchio sopra il suo letto, Frida iniziò a dipingere autoritratti, che hanno poi caratterizzarono quasi tutta la sua produzione artistica.
A causa delle dispendiose cure mediche la famiglia di Frida si trovò in serie difficoltà economiche; così la donna decise di portare alcuni dei suoi dipinti al famoso pittore Diego Rivera, per avere un parere critico e riuscire a venderli. Rivera rimase profondamente colpito dall’intensità dei suoi quadri, le consigliò di continuare a dipingere a modo suo, senza lasciarsi influenzare da nessun altro. Quel talento andava coltivato, sostenuto e stimolato cosicché Diego divenne il suo mentore, il suo migliore amico, il suo amante ed infine suo marito. Nel 1939 uno dei suoi quadri venne esposto al Louvre di Parigi durante una mostra ispirata al Messico e fu un grande successo. Negli anni successivi realizzò innumerevoli mostre personali, per lo più nella sua casa. Più tardi, le continue infedeltà di Rivera, che culminarono in una relazione con Christina Kahlo, sorella di Frida, saranno fonte di un tormento ben più straziante di quello fisico.
Frida morì nel 1954 per le conseguenze di una polmonite, all’età di 47 anni. “Spero che la mia uscita sia gioiosa, e spero di non tornare mai più.” Alcuni pensano che in realtà si trattò di una overdose. Sicuramente alcol e droghe erano parte del suo quotidiano.“Bevevo perchè volevo annegare le mie tristezze, ma adesso queste maledette hanno imparato a nuotare.”
Frida Kahlo ha dato vita ad una delle produzioni artistiche più intense e profonde della storia dell’arte. Le sue mani hanno plasmato le tele attraverso la sua anima caleidoscopica piena di sfumature che celano emozioni, sentimenti contrastanti, fragilità, la dolcezza dei sentimenti, il forte attaccamento alla vita e i ricordi lontani.
Erroneamente associata al movimento surrealista, Frida non appartiene a nessuna corrente artistica. E’ lei stessa la sua arte. “Non dipingo sogni od incubi, dipingo la mia propria realtà”, diceva.
Che il tuo coraggio di vivere la vita possa essere di ispirazione per tutti noi, mia cara Frida.
LOREDANA ZAMPANO
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