E’ trascorso quasi un mese dal festival di Sanremo, da quando la giornalista Francesca Fagnani, conduttrice del programma televisivo “Belve” con il suo monologo ci fece riflettere sulla realtà di Nisida. Eppure esiste già chi dal 2021 accoglie e valorizza quei giovani e dà loro una seconda opportunità contro l’emarginazione e l’esclusione sociale. Stiamo parlando di “Puteoli Sacra” che conosceremo meglio con l’educatore Danilo Venditto e la guida turistica Sara.
Come nasce Puteoli Sacra?
“Puteoli Sacra è l’unico sito turistico in Europa gestito da ragazzi provenienti dall’area penale. Il vescovo Gennaro Pascarella ed il direttore della Fondazione Centro Educativo Regina Pacis, don Gennaro Pagano, hanno creduto fortemente che il Rione Terra potesse essere non soltanto un simbolo di riscatto territoriale e di valorizzazione culturale, ma anche un modello di speranza e reinserimento sociale. Per farlo hanno scelto le bellezze artistiche del territorio: il Tempio-Duomo di Pozzuoli ed il Museo Diocesano. Con “Sacra”, si fa riferimento alla sacralità dei beni di pertinenza della diocesi e ai tesori in essi custoditi, ma anche alla sacralità della vita di quei giovani e donne a cui viene data una seconda possibilità.
Il 25 giugno 2021 “Puteoli Sacra” è stata inaugurata in presenza dell’ex presidente della Camera Roberto Fico. Ad aprire la cerimonia si è scelto di spezzare una catena piuttosto che un nastro, che simboleggia il frantumarsi dei pregiudizi e della marginalizzazione di questi ragazzi riscattandoli per mezzo dell’arte”.
Perchè è stato scelto il Rione Terra?
“Abitato fin dal II secolo a.C., il Rione Terra fu il primo nucleo abitativo di Pozzuoli, nonché principale porto di Roma. Piccolo gioiello nel cuore della città di Pozzuoli, la rocca è stata occupata senza interruzione dal 194 a.C. al 1970, anno in cui il Rione fu forzatamente evacuato a causa delle vicende di bradisismo e scarse condizioni igieniche per sovraffollamento.
Negli anni ’90 si è deciso di restaurare e ripristinare la cittadina ed è stato allora che, dai cantieri e dagli scavi, è emersa tutta la fantastica storia che questo luogo nascondeva. Il sito è di nuovo aperto e visitabile dal 2014. L’antica rocca è così tornata a rivivere – dopo cinquant’anni di abbandono – e a popolarsi di turisti giunti da tutto il mondo per ammirare gli importanti tesori presenti sul territorio”.
Cosa si propone Puteoli Sacra come progetto sociale?
“Il progetto si propone di costruire un’impresa sociale che valorizzi il patrimonio archeologico e storico-artistico. L’obiettivo é favorire l’inclusione socio-lavorativa di soggetti “deboli” accanto a giovani professionisti, dando vita ad un modello di collaborazione istituzionale replicabile anche in altri contesti.
Sono previsti tre cicli annuali in cui i ragazzi sono stati e saranno orientati, formati e avviati al lavoro svolgendo le mansioni di guide pastorali/operatori culturali, accoglienza, custodia, sorveglianza, manutenzione e pulizia nel contesto delle visite guidate del Tempio-Duomo e del Museo Diocesano. Il progetto promuove lo sviluppo di progetti personalizzati, con una prassi socio-educativa consolidata che coniughi un metodo pedagogico scientificamente fondato e consolidato (metodo INTEGRA) ad un modello gestionale volto alla valorizzazione di un bene culturale. In tal modo, sarà possibile incentivare i ragazzi al cambiamento e prevenire fenomeni di devianza”.
Quali percorsi è possibile visitare?
“Viene offerto un percorso di visita guidata che si snoda dall’esterno all’interno del Tempio-Duomo di Pozzuoli, un esempio di opera architettonica mai vista, nel quale sono inglobati un tempio dedicato a Giunone e uno ad Augusto e l’attuale Duomo dedicato dai puteolani tra la fine del V e gli inizi del VI secolo al loro santo patrono Procolo. Dopo l’incendio del 1964 il soffitto in legno è stato sostituito da un soffitto a cassettoni che riproduce le costellazioni dell’approdo di San Paolo a Pozzuoli nel 61 d.
All’interno del Duomo è contenuta una pinacoteca barocca allestita da una quadreria seicentesca con dipinti di Artemisia Gentileschi, Giovanni Lanfranco, Cesare Fracanzano, Agostino Beltrano, Massimo Stanzione, Paolo Domenico Finoglio e Jusepe de Ribera.
Fra tali figure, spicca l’artista Artemisia Gentileschi, che, con le sue tre tele San Gennaro nell’anfiteatro di Pozzuoli, Santi Procolo e Nicea e l’Adorazione dei Magi rende la Cattedrale di Pozzuoli un raro esempio di luogo sacro cristiano decorato da un’artista donna, simbolo di riscatto sociale e desiderio di ribellione allo status quo, tanto caro ai ragazzi e al progetto Puteoli Sacra. Infatti, al Museo Diocesano è possibile visitare una rivisitazione della vita di Artemisia Gentileschi, “Inquisita”, un polittico composto da 10 fotografie realizzato dalla nota artista e fotografa internazionale Yvonne De Rosa e dai ragazzi dell’istituto minorile di Nisida e dal carcere femminile di Pozzuoli. Tra le foto più simboliche la piuma di un pavone, a rappresentare gli occhi inquisitori di chi non credeva in Artemisia Gentileschi, vittima di stupro dal suo stesso insegnante Agostino Tassi dalle cui accuse ne uscì trionfante e di chi continua a giudicare il passato dei ragazzi.
Quali saranno le iniziative future?
“Fra i progetti in corso è previsto lo spettacolo itinerante “Artemisia Gentileschi: l’arte di avere coraggio” che debutterà a Puteoli Sacra il 5, 19 e 26 marzo 2023. Lo spettacolo è promosso in collaborazione con la compagnia KARMA arte cultura teatro. Sono in programma altre date dopo Pasqua.
A pasquetta, come negli anni precedenti, verranno organizzati “aperi-visite” proponendo il percorso di visita guidata unitamente ad un catering affidato ai ragazzi del progetto. Gli aperi-visita saranno disponibili anche durante il periodo estivo.
In primavera si organizzerà una mostra “lo Stanzione ritrovato” con un inedito di Stanzione attualmente in restauro. A metà aprile ospiteremo Sgarbi per un evento artistico”.
Puteoli Sacra può divenire un modello per altri siti?
“Puteoli Sacra può essere definito un progetto pilota che ha probabilmente ispirato altre iniziative affini. Nel Novembre 2021, infatti, il ministro Cartabia insieme al ministro della cultura Franceschini si sono mobilitati affinchè 102 persone in 52 siti fra i quali, in Campania la reggia di Caserta e il parco archeologico dei Campi Flegrei, potessero diventare l’occasione per i detenuti di rimettersi in gioco. Franceschini ha infatti affermato “E’ importante che i lavori di pubblica utilità trovino applicazione nei luoghi di bellezza”.
Carmen Allocca
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