Signori e signore,
voi che qui in Sicilia siete nati
o che vi siete semplicemente ritrovati,
prestatemi per un attimo orecchio,
perché quest’oggi vi voglio narrare
la storia di un brigante e del suo salvatore.
La Sicilia, come tutti sappiamo, fu contesa da più di un sovrano.
Turchi, Normanni, Sultani ed Imperatori…
Ogniuno voleva far propria quest’isola dai mille colori e tesori.
Ma al momento di pagare i soldati, i soldi erano sempre ben che terminati!
E così fu anche per Dionisio, che nonostante combattè con grande valore,
il suo denaro non vide mai arrivare.
E così il soldato oramai deluso ed amareggiato,
tra la boscaglia dell’Etna si andò a rifugiare
e le altre persone iniziò a derubare.
La sua grotta che a Vallis Virdis era,
per i pellegrini rappresentava la sciagura più nera!
Ma, un bel giorno di sole,
la strada del Brigante con quella di un viandante si andò a scontrare,
anche se nessuno dei due lo poteva immaginare.
Era Egidio uomo di Dio,
persona devota, umile e pio
e quando Dionisio il suo coltello gli puntò
la sua preghiera alla Madonna inalzò.
“Fermo, non osare! Il mio devoto non devi toccare!”,
e allora Dionisio folgorato chiese perdono umiliato.
Fu allora che il Brigante profondamente cambiò
e la sua vita a Dio dedicò.
E la Madonna uno stormo di grù mandò
così Dionisio un Santuario proprio lì gli edificò,
dove tutt’oggi potete ammirare
la sua effige che con dolcezza vi sta a fissare.
Ed ora che la nostra storia avete ascoltato,
con la speranza che vi abbia allietato,
mi raccomando continuate a raccontare
così tutti la nostra Madonna potranno osannare.
Federica Leonardi
No responses yet