“No, non ho mai avuto paura qui in Iran. E detto sinceramente, non c’è nulla di cui aver paura qui.”
È questo quello che si legge in uno degli ultimi post Instagram pubblicati da Alessia Piperno. Un Paese che le ha rapito il cuore – come da lei affermato – ma, purtroppo anche la libertà.
Cosa accade in Iran
Dalla morte di Masha Amini, avvenuta lo scorso settembre, sono state numerose le proteste che hanno visto (finalmente) la ribellione non soltanto delle donne – costrette, da una società con leggi fortemente religiose, a vivere senza dignità personale – ma anche degli uomini.
L’atrocità, infatti, che si è riversata sulla ragazza ha sconvolto tutti… società vicine e lontane.
Proprio in un clima di tale tensione il nostro paese si è visto particolarmente coinvolto a causa dell’arresto di Alessia Piperno, una connazionale che si trovava (e si trova tutt’ora) lì.
Chi è Alessia Piperno?
Alessia è una travel blogger romana. Trent’anni compiuti pochissimi giorni prima del suo arresto, vive da quasi sette anni in giro per il mondo. Si racconta sui social come uno spirito libero.
Una libertà, però, che le è stata sottratta proprio dall’Iran, dove si trovava già da due mesi e messo circa. Nonostante la situazione critica Alessia aveva scelto di non lasciare l’Iran, e in un post Instagram spiegava infatti, che nonostante fosse la scelta più sensata e saggia non si sentiva pronta a lasciare quel posto: “Non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai. E non lo faccio per sfidare la sorte, ma perché anche io ora, sono parte di tutto questo”. Ma qualcosa era cambiato, perché a distanza di pochi giorni aveva annunciato la sua scelta di tornare in Pakistan, per aiutare nella costruzione di un nuovo villaggio. Il suo desiderio.
Un desiderio che al momento però è costretta ad accantonare.
Alessia Piperno è un’attivista o solo una viaggiatrice solitaria?
L’arresto di Alessia è arrivato pochi giorni dopo e la notizia ha fatto presto seguito alle preoccupazioni dei familiari che non l’avevano più sentita.
La famiglia la descrive come una “Non attivista, solo una viaggiatrice”, eppure qualcosa è successo.
Il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanaani, ha sottolineato la necessità del rispetto delle leggi che vigono: “L’Iran è un Paese sicuro per i viaggi di turismo e di lavoro di tutti i cittadini stranieri e nessuno verrà disturbato, ma in circostanza speciali ci si aspetta che i viaggiatori che entrano nella Repubblica islamica seguano le regole e le rispettino”.
Alcuni arrestati sono stati rilasciati dopo aver dimostrato la loro non ingerenza, per altri sono in corso provvedimenti legali e indagini.
Attualmente sono circa nove gli stranieri arrestati in Iran, tra questi anche Francesi accusati di raduno e collusione contro la sicurezza nazionale e di essere spie. Setayeshi, ha aggiunto anche di avere “raccolto diverse informazioni di valore e strategiche dai detenuti stranieri che stiamo studiando. I servizi segreti occidentali hanno sognato di poter creare insicurezza in Iran, ma questo non succederà”.
Ma Alessia è davvero coinvolta in tutto ciò?
Chi la conosce afferma di no, ma l’unica cosa che sappiamo per certo è che la Farnesina sta lavorando affinché venga rilasciata al più presto.
Fortunatamente, nonostante le preoccupazioni dopo l’incendio causate dalle rivolte dei detenuti, nel carcere di Evin, è stato riferito che la Pipero non sia rimasta in alcun modo ferita.
Il Ministro degli esterni, Antonio Tajani ha, inoltre, fatto sapere tramite un tweet che sta seguendo con massimo impegno e determinazione il caso.
Tutta l’Italia attende con fiato sospeso buone notizie, perché Alessia non è semplicemente una connazionale, ma è una figlia, una sorella, un’amica che coraggiosamente da anni porta – insieme al suo spirito avventuroso – il proprio contributo e il proprio sguardo ( condiviso tramite i social) sulle realtà più difficili.
Carmela Fusco
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