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L’ultimo saluto del figlio Alberto: “Buon viaggio Papà”

Piero Angela: ci lascia un patrimonio culturale.
Al contrario di quanto si possa pensare, diffondere argomenti scientifici non è roba semplice. La linea sottile che divide la probabilità di un avvenimento dalla certezza che sia avvenuto  è troppo sottile per essere spiegato con facilità. 

Eppure per ben circa 70 anni la scienza ci è stata “raccontata” come una storia.

Oggi, 13 agosto 2022 all’età di 93 anni, si spegne uno dei più grandi riferimenti televisivi con il suo “carosello” di vita e di scienza. Il figlio, Alberto Angela, condivide con il suo pubblico l’ultimo affettuoso saluto su instagram.

Piero Angela è stato l’unico in grado di realizzare una serie di programmi televisivi di divulgazione scientifica, di stampo anglosassone, con i quali poi ha fondato, per la televisione italiana, una solida tradizione documentaristica. 

Ad oggi si è contraddistinto per il suo modo di descrivere e riportare argomenti riuscendo ad alimentare negli spettatori una curiosità fanciullesca, rimasta invariata nel tempo. Probabilmente è stato proprio questo il suo obiettivo televisivo. 

Affermava infatti che “se il bambino capisce che ogni cosa ha una causa comincerà a interrogarsi, a mettere in relazione certi fatti tra loro, e ad associare le idee” 

La sua biografia riflette interamente la sua personalità

Emerge, ad esempio, l’ abilità di saper trovare una congiunzione tra due mondi paralleli come quello della musica e della scienza

Amante del Jazz ed eccellente pianista, disse in una intervista: “In fondo l’obiettivo del musicista di jazz è la libertà di invenzione, la capacità di trovare strumentisti che si accordino al meglio fra di loro. In tv le note giuste le ho trovate nella scienza che muove verso la ricerca e la scoperta.”

Altra caratteristica peculiare è stato il suo atteggiamento quasi agnostico di fronte ai vari argomenti. Non è un caso che riporti il paradosso socratico “so di non sapere”, citato da Platone e tratti della filosofia di Bertrand Russell.
E’ stato questo forse il motore incessante della sua ricerca? 

Piero Angela: inventore di Quark

Il famosissimo programma “Quark” fu ideato e condotto da Piero Angela in ben sette edizioni trasmesse su Rai 1 tra il 1981 e il 1989. Lo scopo era quello di “riuscire a spiegare le cose più complesse nel modo più semplice”.

Curiosa anche la scelta del nome, che Angela spiegò: “lo abbiamo preso a prestito dalla fisica, dove molti studi sono in corso su certe ipotetiche particelle subnucleari chiamate appunto “quark”, che sarebbero i più piccoli mattoni della materia finora conosciuti. È quindi un po’ un andare dentro le cose.” 

“Andare dentro le cose” risulta essere in contrapposizione alla superficialità e le contraddizioni nelle quali siamo soliti a ricadere. Nel 1989 è stato tra i fondatori del CICAP, associazione per il controllo sulle pseudoscienze, nata per promuovere l’educazione scientifica e lo spirito critico e per indagare sull’effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali. 

Nel 2016 viene nominato Presidente onorario. Riprende la tematica sulla veridicità dei fenomeni paranormali nel suo libro “Viaggio nel mondo del paranormale”, ponendo la ricerca della verità non solo come obiettivo personale, ma globale. “La razionalità è sempre stata minoritaria, ma è una battaglia che vale la pena combattere”.

Modello esemplare dell’alto uso del mezzo televisivo

Piero Angela è stato indubbiamente il modello esemplare di servizio pubblico facendo un uso alto e al contempo popolare del mezzo televisivo.

Definì la morte come “un’avventura nei profondi abissi dell’inconscio e del subconscio, un viaggio verso la più lontana delle supernove e, al contempo, verso il più profondo dei fondali marini.” Ma allo stesso tempo egli stesso non si definì né interamente agnostico, né ateo, né credente, ma semplicemente un uomo di scienza, nel senso stretto della parola. 

La morte rappresenta, a tal punto, un viaggio che non sempre l’animo è pronto a fare.

L’aveva definita “una scocciatura”, perché è risaputo, non si è mai pronti a partire con conti in sospeso, un patrimonio di domande a cui dare risposta ed un’incessante voglia di ricerca.

Lo disse: “Se accettate di uscire dal recinto, vi accadranno cose meravigliose”. 

Claudia Coccia

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