Un album desiderato, quasi ormai insperato è diventato realtà: I Cani ha pubblicato il suo quarto album, Post Mortem.
“Perché pure a sparire ci si deve abituare” recitava l’ultimo verso dell’ultima traccia dell’ultimo album de I Cani, nome d’arte di Niccolò Contessa.
Effettivamente sparito dal punto di vista delle pubblicazioni con il suo pseudonimo, Contessa in realtà è comparso spesso come coautore e produttore di diversi lavori e in collaborazioni con Coez, Max Pezzali, Tutti Fenomeni e ultimamente in uno split album con i Baustelle.
Si è dedicato anche alla composizione di colonne sonore per due film di Gianni Zanasi (La felicità è un sistema complesso e Troppa Grazia) e altrettanti di Pietro Castellitto (I Predatori ed Enea).
Nato nel contesto perlopiù romano e “indie”, anche grazie ai vari riferimenti alla capitale presenti soprattutto nei primi due album, quello de I Cani diventa un vero e proprio fenomeno che coinvolge generazioni diverse, incide sull’estetica della musica che arriverà più tardi e l’attesa per ogni pubblicazione si fa sempre più crescente con il passare degli anni.
Aurora del 2016 si discosta dai primi due album per suoni e tematiche, andando più a fondo nei testi e nella ricercatezza sonora soprattutto in chiave elettronica, ma sancisce anche una lunga pausa che non fa diminuire la notorietà di Contessa, ma se vogliamo crea ancora più attesa e attenzione per la sua attività.
Il 10 Aprile 2025, senza nessun singolo e senza alcun preavviso, come nel suo stile, viene pubblicato dalla 42 Records il nuovo album de I Cani dal titolo Post Mortem.
Siamo abbastanza lontani dai suoni di Aurora, i sintetizzatori sono sullo sfondo ma domina al contrario una strumentazione più punk che esce fuori sin dalle prime tracce, Io e Buco Nero, entrambe legate da questi elenchi di persone e situazioni che hanno influito in qualche modo sul narratore.
Colpo di tosse è ancora scritta con questa sorta di “elenco” di tutte le ispirazioni possibili per scrivere una canzone.
F.C.F.T. è il brano più tagliente del “Lato A” sia strumentalmente che per il testo, Fare Come Fanno Tutti, un inno a ciò che si dovrebbe (e che ahimè si fa) per avere successo o anche solo per essere considerati normali all’interno di un contesto.
Post Mortem è una traccia strumentale che funge da ponte per le due parti, ma dà anche il titolo all’album pur non essendone un vero manifesto.
In questa seconda parte trova spazio anche un’amore consumato come il Carbone, vicino alla fine, dove i due protagonisti sono diventati sconosciuti e tentano ancora di chiamarsi amore pur sapendo che il sentimento è sparito.
Nella consueta amarezza che caratterizza i testi di Contessa, come sempre trova spazio una luce, in questo caso Un’altra Onda, che rappresenta quel qualcosa che per un momento ci travolge e ci fa perdere il controllo, ma che rivogliamo immediatamente appena ritocchiamo la sabbia.
Nove anni sono un’eternità nel mondo discografico contemporaneo, ma la musica de I Cani come tutta la buona musica, è sempre attuale, prescinde il tempo e le mode.
Probabilmente nessuna di queste tracce diventerà una nuova canzone iconica come lo sono state Il posto più freddo o Lexotan, soprattutto se non saranno accompagnate da un tour, ma rimane la magia di un ennesimo tassello aggiunto alla carriera di un artista che ha cambiato le sorti della discografia italiana.
Antonio Montecalvo
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