La medicina narrativa mette in primo piano le storie dei pazienti e dei medici riconoscendo l’importanza di condividere esperienze emotive e scientifiche legate alla malattia
Negli anni, la comunità medica ha compreso che un approccio puramente tecnico non è adeguato per comprendere appieno le implicazioni della malattia per i pazienti e la complessità delle loro esperienze. Da questa consapevolezza nasce la medicina narrativa, che utilizza parole e immagini per migliorare la comprensione della condizione del paziente e consentire ai medici di gestire in modo più efficace vari aspetti della malattia durante la cura.
Cos’è la medicina narrativa?
Con il termine di Medicina narrativa si intende una metodologia d’intervento clinico-assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa. Utilizza la narrazione come strumento chiave per comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura. Il fine è la costruzione condivisa di un percorso di cura personalizzato rendendo le decisioni clinico-assistenziali più complete, efficaci e appropriate. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura.
Quali sono i benefici?
Per i pazienti, la medicina narrativa offre un’opportunità per esprimere le proprie esperienze e preoccupazioni, migliorando la relazione con il medico e aumentando il senso di controllo sulla propria salute. Ogni paziente porta con sé una storia che va al di là dei semplici sintomi discussi durante la visita medica. Tuttavia, esprimere appieno tutti gli aspetti della propria malattia e il suo impatto sulla vita quotidiana può essere difficile, sia per il paziente che per il medico. Talvolta, ci sono temi intimi o personali che possono essere difficili da affrontare verbalmente. In queste situazioni, scrivere un racconto o utilizzare immagini può essere un modo efficace per comunicare e condividere l’esperienza del paziente con la malattia. Questo approccio può facilitare una comprensione più profonda e empatica.
In quali ambiti può essere applicata?
La medicina narrativa può essere applicata in una vasta gamma di contesti clinici, dalle cure primarie alla psichiatria, dall’oncologia alla geriatria. Trova anche spazio nella formazione medica, aiutando gli studenti a sviluppare competenze empatiche e di ascolto.
Come si inserisce nella pratica clinica moderna?
La medicina narrativa si integra come un complemento essenziale alle pratiche tradizionali. Attraverso l’uso di tecniche come la narrazione scritta, l’ascolto empatico e la riflessione condivisa, i medici possono costruire relazioni più significative con i pazienti, migliorando l’efficacia e l’umanità della cura. “In medicina la narrazione della storia da parte dei pazienti è un atto terapeutico fondamentale, perché trovare le parole per contenere il disordine e le relative preoccupazioni dà forma e controllo sul caos stesso della malattia” scrive Rita Charon, fondatrice e direttore esecutivo del Programma di medicina narrativa presso la Columbia University di New York, in un articolo pubblicato sulla rivista JAMA. In Italia, la SIMeN (Società italiana di medicina narrattiva) si impegna principalmente a esplorare e promuovere le tematiche legate alla medicina narrativa coinvolgendo pazienti, associazioni, operatori sanitari e sociali, e ricercatori.
Una piccola peculiarità o un piccolo dettaglio aprono le porte dell’anima.
Loredana Zampano
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