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La bella stagione è ormai alle porte e come ogni anno le mete preferite dai turisti lungo tutta la nostra bella Penisola si preparano per contendersi a suon di presenze il titolo di “regina” dell’estate. Da diversi anni a questa parte, sul podio troviamo una certezza: la Puglia.

La regione che ha saputo coniugare mare e montagna come poche altre, solo la scorsa estate ha annoverato oltre dieci milioni di presenze lungo il territorio che va dal Gargano al Salento passando per il barese.

Numeri significativi che testimoniano da un lato la presenza di innumerevoli bellezze naturali tutte da scoprire e dall’altra la mano sapiente dell’uomo che ha saputo intervenire riuscendo, se possibile, a migliorare ciò che la natura offre di per sé. A tal proposito, non va dimenticata l’ingente opera promossa dalla regione a favore dell’ammodernamento delle varie strutture ricettive e del miglioramento dell’offerta ferroviaria.

In effetti, è indubbio che chi decide di trascorrere le proprie vacanze in Puglia torna a casa con un bel sorriso a 32 denti. Certo, poi bisogna anche considerare una serie di variabili che possono dare un ulteriore slancio al fenomeno di crescita oppure arrestarlo improvvisamente o comunque rimodularlo.

Estate 2023 in Puglia: cosa aspettarci?

Partiamo da un dato purtroppo negativo. Nei mesi scorsi sono stati avviati controlli approfonditi sul territorio (non solo pugliese ovviamente) allo scopo di verificare la regolarità o meno delle varie strutture turistiche. Ebbene, diverse sono state dichiarate abusive.

Si tratta di realtà che naturalmente non sarebbero dovute nemmeno esistere e che sicuramente hanno finora contribuito allo sviluppo del settore turistico regionale. Potremmo pertanto estendere l’aggettivo “abusivo” all’intero fenomeno del boom estivo in Puglia? Certo che no.

Ciò che però fa riflettere è che le irregolarità non sono casi isolati, tutt’altro. Ragion per cui è logico pensare che le possibilità di accoglienza saranno minori, essendo operative meno strutture.

Aggiungiamo, inoltre, un’altra normativa promossa dalla giunta Emiliano che stabilisce un massimo di tre case vacanze affittabili dai singoli privati. Il mercato citato ha svolto un ruolo non indifferente nel meccanismo dell’ospitalità. Ora che anche questa categoria è stata ridimensionata, regolamentata diversamente, il contributo che questa potrà fornire sarà gioco forza ridotto.

Quali certezze?

Sicuramente la certezza assoluta è rappresentata dai trasporti. Se è vero infatti che durante nove mesi su dodici sotto questo aspetto i vari pendolari pugliesi hanno le proprie ragioni per lamentarsi di inefficienze e carenze varie (eccezion fatta per l’area metropolitana di Bari), chiamiamolo destino o coincidenza fatto sta che in estate la linea ferroviaria che attraversa in lungo e in largo la Puglia è impeccabile.

Ecco, in questo senso possiamo avere la certezza circa il fatto che le varie località regionali saranno comunque al centro di un qualcosa che assomiglierà molto al solito assalto.

Felice Marcantonio

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